La comunicazione


Vi siete mai chiesti che cosa è la comunicazione? O avete mai pensato l’importante ruolo che questa ricopre nella nostra vita?
Forse uno dei motivi che più mi porta ad apprezzare il mio lavoro è quello di aiutare le persone a riappropriarsi della possibilità di comunicare quando l’hanno persa per svariati motivi.

Ricordo ancora un giorno di tirocinio, quando insieme alla mia tutor abbiamo incontrato un tecnico che ci mostrava comunicatori tecnologici e strumenti di comunicazione aumentativa alternativa. Il nostro compito era quello di aiutare le persone, che avevano perso la capacità di parlare verbalmente, a causa della SLA, a trovare l’ausilio migliore.
Era il turno di una signora e, dopo aver trovato lo strumento più idoneo a lei, ci ha comunicato, con gli occhi lucidi, che non appena ne sarebbe stata in possesso avrebbe potuto dire a suo marito quanto lo amava. Ecco, in quel momento, ho realmente compreso il vero potenziale della comunicazione: non importa se la usiamo per comunicare a un nostro caro il nostro affetto, per litigare, per affermare i nostri diritti, o se ci serve per comprare un pezzo di pane con cui sfamarci, la comunicazione ci permette di esprimere noi stessi, in ogni momento della nostra esistenza.

Per comunicazione si intende ogni atto attraverso il quale una persona fornisce o riceve da un’altra persona informazioni su bisogni, desideri, percezioni, conoscenze o stati emotivi (National Joint Commitee,1992).

che cos’è la comunicazione?

La comunicazione è definita come lo scambio di messaggi o informazioni fra due o più persone in un determinato ambiente.
E’ multimodale e multicanale: i canali impiegati più comunemente sono quello uditivo-verbale-orale (es. comunicazione verbale), quello visivo-grafico-plastico (es. disegno o scrittura) e quello visivo mimico-gestuale (gesti e mimica).
Affinché si realizzi uno scambio comunicativo, le forme utilizzate da una persona devono essere comprese da tutti gli interlocutori, in particolare se si tratta di forme non convenzionali.
L’anello comunicativo minimo è rappresentato da messaggio inviato, messaggio ricevuto, risposta inviata e risposta ricevuta.
Ne deriva pertanto che, la corretta determinazione dello scambio comunicativo, prevede la presenza di almeno una coppia.
La comunicazione, quindi, non esiste se vi è un solo individuo.

Il National Joint Committee for the Communication Needs of Persons with Severe Disability (NJC) elaborando la “Carta dei diritti alla comunicazione” ha ribadito come ogni persona, indipendentemente dal grado di disabilità, ha il diritto fondamentale di influenzare, mediante la comunicazione, le condizioni della sua vita.
Quando i bambini e gli adulti possono comunicare, sono anche pronti ad effettuare scelte e ad ampliare la loro indipendenza.
Una comunicazione efficace è essenziale per lo sviluppo della persona, per la partecipazione sociale, per la cura personale, per l’educazione e per il lavoro (ASHA, 2004).


ASHA (2004) – American Speech-Language- Hearing Association – Special Interest Division 12: Augmentative and Alternative Communication – Roles and Responsibility of speech-language pathologist with respect to Augmentative and Alternative Communication. Technical Report – ASHA Supplement, vol. 24 – Ruoli e responsabilità del Logopedista rispetto alla Comunicazione Aumentativa ed Alternativa: Relazione tecnica – Traduzione italiana a cura di ISAAC Italy in: Argomenti di Comunicazione Aumentativa e Alternativa, 12, 2015

National Joint Committee for the Communication Needs of Persons with Severe Disability (USA,1992)


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