Esplorando le funzioni esecutive (Parte 2/5)

Attenzione e Autoregolazione emotiva


Dopo aver fatto una veloce panoramica su cosa sono le funzioni esecutive, ho pensato potesse essere interessante scoprire alcune di esse più nel dettaglio.

Attenzione

“Stai più attento!” “Se tu fossi più attento non faresti questi errori!”

Almeno una volta nella vita ciascuno di noi ha rivolto o si è sentito rivolgere una di queste frasi.

Ma l’attenzione esattamente che cos’è?
Possiamo definirla come un filtro, che permette di focalizzarci e selezionare i segnali più rilevanti e utili, ai quali essere più consapevoli, inibendo gli altri numerosi stimoli distraenti.
L’attenzione è fondamentale per la nostra vita, poiché ci permette di mettere in atto comportamenti adeguati alle diverse situazioni.
L’attenzione è caratterizzata da distinte sottocomponenti che interagiscono tra di loro:

  • Allerta (arousal): indica lo stato di attivazione di ciascun individuo; può essere a sua volta fasica quando vi è un incremento in seguito a un segnale di avvertimento, oppure tonica, quando permette di mantenere un certo livello di prestazione per un determinato periodo.
  • Attenzione selettiva: è il potere filtrante del nostro cervello, grazie a questa capacità siamo in grado di selezionare stimoli da elaborare in modo più approfondito, trascurando gli altri. La sua funzione è quella di evitare interferenze al fine di garantire la finalizzazione delle azioni verso l’obietto prescelto.
  • Attenzione divisa: ovvero la capacità di prestare attenzione a più stimoli contemporaneamente, quindi entra in gioco quando siamo impegnati simultaneamente in due o più attività.
  • Attenzione sostenuta: ci permette di mantenere una prestazione il più adeguato possibile, per periodi prolungati.
attenzione

Autoregolazione emotiva

Cosa si intende per autoregolazione emotiva?

La regolazione del comportamento emotivo racchiude tutti quei processi semplici e rapidi che ci permettono di essere in grado di badare e gestire le nostre emozioni.
La finalità è quella di evitare che i nostri sentimenti non interferiscano eccessivamente con l’esecuzione dei compiti che stiamo svolgendo al fine di ottenere il raggiungimento degli obiettivi che ci siamo prefissati.
L’autoregolazione emotiva, quindi ci consente di contenere le nostre reazioni di fronte a stimoli esterni emotivamente significativi, controllando le emozioni sul contesto che ci circonda e su noi stessi. Appartiene alle funzioni “calde”, ed è pertanto correlata a un’elaborazione più automatica.


Marotta L. e Varvara P.,(2013) “Funzioni esecutive nei dsa- disturbo di lettura: valutazione e intervento”, Ed. Erickson


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